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PRESENTAZIONE DEL CST MONTERRANEO

In risposta all'Avviso della Regione Siciliana del 4 aprile 2008 per la promozione di Centri Servizi Territoriali, tramite l'Unione dei Nebrodi Ente capofila, è stata presentata la proposta per la costituzione del CST Monterraneo, a cui avevano aderito 49 comuni e sei reti civiche per circa 200.000 abitanti.

 

Aderendo alla richiesta della Commissione di verifica si è proceduto ad una rimodulazione della compagine territoriale fra il CST Monterraneo e il CST Messenia al fine di assicurare la contiguità territoriale dei comuni aderenti.

La nuova coalizione era formata da 32 comuni della provincia di Messina e da 5 della provincia di Enna, tutti gravanti sul territorio dei Nebrodi, input per il Piano strategico Nebrodi Città aperta e per il distretto turistico Tirreno Nebrodi.

Questi Enti, attraverso lettera di adesione, hanno manifestato la volontà di partecipare in forma associata alla costituzione del CST Monterraneo individuando quale Capofila dell'aggregazione l'Unione dei Nebrodi ed impegnandosi ad adottare, a seguito dell'avvenuta condivisione del portfolio servizi, del modello organizzativo e del piano economico-finanziario, apposita convenzione finalizzata alla costituzione del CST Monterraneo.

 

Con l'accordo sottoscritto con la Regione il 23 luglio 2009 sono stati definiti i servizi di base messi a disposizione dalla Regione e da gestire in forma associata dai CST e sono stati precisate le funzioni dell'Ente Capofila del CST che, in qualità di soggetto coordinatore dell'aggregazione, svolge funzioni di coordinamento organizzativo del CST.

La Regione ha, inoltre, elaborato uno schema di convenzione e l'analisi e simulazione del modello organizzativo con relativa analisi dei costi.

Sulla scorta di questi documenti sono stati definiti il modello organizzativo e finanziario del CST Monterraneo e il relativo schema di convenzione da sottoporre alla approvazione dei vari Consigli comunali.

Procedura che si è conclusa nel mese di giugno 2010, con la sottoscrizione della convenzione da parte di n. 24 comuni, oltre che dall'Unione dei Nebrodi, soggetto responsabile ed Ente coordinatore. Convenzione aperta alle eventuali adesioni successive di altri comuni, che avevano aderito al CST ma che al momento della sottoscrizione non avevano ancora formalizzato la loro adesione.

 

Il modello organizzativo si caratterizza per lo sforzo di integrare le infrastrutture già esistenti ed utilizzare le esperienze derivanti dai progetti finanziati con la misura POR 6.05. ma anche per aver creato una struttura amministrativa e gestionale snella ed economica, evitando costi superflui ed eccessivi per la gestione dei servizi tecnologici e di supporto tecnico ed amministrativo e per lo stesso modello organizzativo, in modo da contenere al massimo i costi di gestione a carico dei partecipanti all'aggregazione.

All'uopo la gestione del CST Monterraneo poggia sull'organizzazione dell'Ente Capo fila e tiene presente ed utilizza le esperienze e il know how derivanti dai progetti finanziati con la misura POR 6.05. per allinearli ed ampliarli con i servizi messi a disposizione dalla Regione senza oneri aggiuntivi.

In questo modo l'attivazione del CST Monterraneo potrà raggiungere ha l'obiettivo di garantire la diffusione dei servizi innovativi, al fine di eliminare il digital divide tra i Comuni medio piccoli e il resto delle istituzioni, realizzando un efficace sistema per la diffusione delle soluzioni di e-government, aggiuntivo a quello delle rete civiche.


 

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